Disteso come le alghe vomitate
anche dal mare, questo maledetto
secco di solleone, raggrinzisco.
Così novello Ulisse una Nausicaa
non miro nella terra dei Feaci
che naufrago mi ha accolto doloroso.
Io voglio la Penelope che forse
non mi ha aspettato.
Io voglio ciò che il fato mi ha negato.
Siamo figli di una cultura che non ci abbandonerà mai. Per quanto tentiamo di allontanarcene, prima o poi la classicità, la grecità, con tutto il suo patrimonio di storie, di miti, di criteri e canoni, di ordine e di razionalità, ritorna sempre. E' la storia dell'arte, ma anche dell'uomo, in Europa. E' così da sempre.
Quando il disordine, l'anticlassicità, diventa eccessiva, la rivoluzione migliore che riusciamo a inventare è un ritorno alla Grande Madre. Per poi ridiscostarcene; ciclicamente. 7 endecasillabi e un quinario. Poi, un altro endecasillabo.
7 commenti:
la terra di Nessuno è per nomea patria dell'uomo
La terra è di "nessuno", e quindi di tutti.
Ma il vero sogno di ogni uomo, credo, è in un'isola... http://www.youtube.com/watch?v=BlMJdddUxOw
è quello che ho detto pure io, di Nessuno,di nessuno di tutti. dagli il nome o le sembianze che ti pare ma è sempre lo stesso http://www.youtube.com/watch?v=XwbC0AbjrLg
vomito fraterno
vomito fraterno, rivela la tua identità!
No, perchè per vomitarmi addosso "fraternamente", spero almeno che ci conosciamo... :)
che sia supremo o fraterno è sempre vomito XD era solo lontano 1000mila chilometri in viaggio per terre tedesche. Rileggo la poesia per bene solo ora e mepiace. Un Ulisse "al contrario" vedo in questi versi.
chiamiamolo un "Ulisse fasullo":o, almeno, io lo chiamerei così. Però sarei curioso di sapere a cosa alludi...
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