Ho vissuto in un mondo artefatto di cui riuscivo appena a percepire le brutture e gli inganni. Ho scoperto quanto la realtà fosse una finzione abilmente rappresentata allo scopo di ingannare le menti di un'umanità lobotomizzata solo dopo aver seguito un coniglio bianco fino ai locali notturni dei bassifondi. Così, proprio come Alice, mi sono catapultato in un'esplosione di sconcertanti "meraviglie" che, con il tempo, ho imparato a ricreare o a plasmare da zero secondo i miei desideri.
Sono sfuggito ai terribili agenti guardiani del sistema che per più di venti anni mi ha tenuto prigioniero e alle più grottesche proiezioni del vizio per scoprire, quasi alla conclusione del mio percorso, che ogni inizio ha una fine e che ogni singola scelta, anche la più "insignificante", può alterare radicalmente il risultato dell'equazione del destino.
Neo, the Matrix (1999)
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