giovedì 27 aprile 2017

Poesie sparse... 54 - Whydah Gally


Whydah Gally

Il sogno si esaurì - non era aurora
ancora giunta il mondo a ingravidare.
Brillava minacciosa e lesta l'ombra
della tempesta, il mare era una scossa
continua e perpetrata, era uno spasmo
di morte e gola: il mare era affamato.

La nave imbottigliata nel suo inganno
a depistare ostacoli e scommesse
sperava di nascondersi al destino,
di conservare intatti i suoi tesori.

Ma il mondo fuori è un attimo, è bestemmia
è pescecani è rabbia ed è uragani
... ed è ingiustizia, è insidia, è di cristallo.
È una burrasca infida, è il disagio
di una gomena da infilare all'ago.

Sfinito il sogno non bastò l'aurora
a risvegliarci, non bastò la schiuma
delle onde che girovaghe la faccia
solleticano... adesso inutilmente.


sabato 15 aprile 2017

Poesie sparse... 53 - Camelotian


Ci sono a volte dei fraintendimenti
dei passi fatti sciaguratamente
che il cuore affretta, ma nel camminarli
stupiscono gli odori e le paure
e la facilità che li ha percorsi.
Pertanto non ti puoi rimproverare
alcuna colpa, 'fragile Ginevra:
hai visto Lancillotto. Lo hai baciato.

Donato Giancola