domenica 16 marzo 2014

Elisa al Palalottomatica - Impressioni foto e Fiori


Ieri sera, durante la magica tappa a Roma del tour L'anima vola di Elisa, mi trovavo appunto al Palalottomatica e, dentro allo zaino, avevo una copia delle mie poesie, Roses in the rain, inserite in una busta di carta bianca.
Quando è arrivato il momento dei brani su richiesta, in assenza di meglio ho tirato fuori la mia ampia busta, con tanto di poesie dentro, e ci ho scritto su un lato, calcato il più possibile "UNA POESIA ANCHE PER TE". Elisa aveva terminato il primo dei brani su richiesta, Swan mi pare, e riceveva gli applausi proprio da quella sezione del palco che avevo più vicina. Ho esposto il mio rudimentale cartellone più in vista possibile mentre lei si girava nella mia direzione.
Mi ha visto e, indicando verso di me, ha annuito. Sorrideva e, per ringraziarla, le ho mandato un bacio, cui ha avuto il garbo di rispondere a sua volta.
Quindi le ho lanciato la busta.
Lei l'ha presa e l'ha poggiata sul piano. La busta con il mio libricino è rimasta lì per un po'. Poi chissà. Chissà.
Magari adesso si trova nella spazzatura.
Magari adesso Elisa mi sta leggendo...


Foto Concerto Elisa Palalottomatica - Roma 15 marzo 2014 - L'anima vola Tour



























Adesso, però, ho voglia di condividere l'introduzione a Flowers, una delle ultime sezioni di Roses in the rain, sviluppata circa un anno fa. Si tratta di 9 distici, 9 coppie di versi. Ogni coppia può essere letta individualmente, oppure possono essere considerati, tutti e 18 i versi insieme, come un piccolo quadretto di primavera.



... Poche cose a questo mondo sono belle come i fiori. Forse, solo i fiori mentre nascono, in primavera. 
realizzare, con l'avvento di marzo, che sui rami ancora spogli lungo i viali stanno preparandosi a nascere delle piccolissime gemme, ancora tutte chiuse, è un'emozione difficilmente esplicabile. 
Se si è fortunati, poi, è possibile scorgerne, di tanto in tanto, qualcuna di prematura che, insolente e bizzosa, osa far mostra di un paio - quasi mai di più - di foglioline verdi verdi, grandi sì e no l'unghia di un dito mignolo. E si sa, inevitabilmente, che non c'è più alcun inverno. 


le gemme sopra i rami in tutta fretta/
sbocciano audaci e il cuore si ammanetta//

tra certe prime foglie il sole mesto/
bacia la vita e nulla fa più testo//

pure a suo tempo germogliò il roseto:/
ogni petalo schiuso ha il suo segreto//

fioriscono gardenie ed oleandri/
il paradiso pure ha i suoi meandri//

fu il turno di begonie e di gardenie/
ed era primavera senza nenie!//

i primi fiori a terra, gialli e vivi/
specchi d'amore ridono giulivi//

bocci indifesi si offrono alla brezza/
decisa che solletica e accarezza//

i petali si seminano intorno/
la vera primavera dura un giorno//

un albero solingo ancora bianco/
si scusa con l'inverno andato stanco//

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