sabato 26 febbraio 2011
Canzone dell'indifferenza (o L'amore quando non si mostra)
domenica 20 febbraio 2011
Genoa-Roma: DESCRIVI ANCHE TU LA ROMA CON...
lunedì 7 febbraio 2011
ROSES IN THE RAIN -coming soon-
Il titolo "Roses in the rain" è un chiaro omaggio a Bruce Springsteen, Uomo descrivibile solo come The Boss. Qualsiasi altra parola è inutile e/o inappropriata.
Vedere con questi occhi le Rose nella pioggia così come le avevo immaginate, e più o meno nella stessa situazione del protagonista di Thunder Road, mi ha poi portato a fare una considerazione. Stupida, forse. Banale, indubbiamente. Senza senso, ok. Però l'ho fatta: ho pensato che tutti noi, o almeno, tutti coloro che somigliano ai personaggi di Thunder Road, sono in qualche modo delle rose sparse, sprecate nella pioggia. Ma questa immagine non la voglio spiegare ulteriormente: rovinerei, probabilmente, quella magia che solo le sfumature della poesia ci possono regalare; vi priverei di questo meraviglioso diritto... e non è ciò che voglio. Non è il motivo per cui ho raccolto le poesie di "Roses in the rain". Prossimamentissimamente, per tutti coloro che la vorranno.
A Lorenzo, Flavia e Andrea, che sopportano con pazienza le mie paranoie
A Mamma, che trova (non si sa più come) la forza per capirmi
A Luigi e Gaia, detentori delle mie stesse, folli, idee
A Francesco, che con me invece ha condiviso tutto; bocciatura alla maturità inclusa
Ad Ale, una delle poche anime pure che ho la fortuna di conoscere
Ad Andrea, amico di sempre e grafico autore di questa meravigliosa copertina
A Ele, perchè mica tutte le ragazze degli amici sanno non vederti come un incomodo
A Filippo, che continua a offrirmi un posto sul suo divano per ogni partita della Roma
A Luisa, amica ritrovata
A Matteo e Margherita, un fratello e una sorella, lontani Km ma sempre nel mio cuore
A Claudio e Cristina, gestori del bar Marylin, luogo di pace e di attesa
Ai fratelli del Clan e alle sorelle del Fuoco, perché ognuno di loro mi ha dato qualcosa e, forse, io non avevo ancora fatto altrettanto
Ai lupetti del Dhak, per avermi reso “leggero” quando tutto sembrava nero
Ad Ananth, capace di riempire di brio le nostre vite (anche se mettendole a rischio)
A Giuseppe Elio Ligotti, il maestro
A mio cugino, che ha sempre trovato il tempo per aiutarmi e consigliarmi dove poteva, anche da Milano, anche se a lavoro
Ai Rio, perché una loro canzone mi ha salvato la vita
A Barzo, senza la cui cazziata ormai non parto più
A Giorgio, presenza superiore
A Simone e Cicca, perché i loro battibecchi sono unici
A un pino che non c’è più
A tutti coloro che non ho nominato perché la pagina è finita prima
.. e a una Pagliaccina intravista per sbaglio in un freddo giorno di… , per avermi ispirato la poesia più bella di cui sono capace
...e, soprattutto, per avermi reso un una persona migliore.
Pix