Mentre le gambe trecce d'interesse
fingevano una vana indifferenza
noi due che ci incontrammo in uno sguardo
sulle ali di una lacrima scoprimmo
come le teste voltino di scatto
quando ormai gli occhi si son detti tutto.
P.S.: il 26 è, per me, un numero magico.
E questa poesiola rappresenta, in qualche modo, il "continuo" della prossima che posterò per la serie "Poesie sparse...".