mercoledì 7 dicembre 2011

Poesie sparse... 26


Mentre le gambe trecce d'interesse
fingevano una vana indifferenza
noi due che ci incontrammo in uno sguardo
sulle ali di una lacrima scoprimmo
come le teste voltino di scatto
quando ormai gli occhi si son detti tutto.



P.S.: il 26 è, per me, un numero magico.
E questa poesiola rappresenta, in qualche modo, il "continuo" della prossima che posterò per la serie "Poesie sparse...".

6 commenti:

Elledy ha detto...

Il potere di un numero non risiede in quante volte esso viene utilizzato, ma a quanto non gli diamo "luce", forza e soprattuto volontà. :)

Son dei grandi figli di puttana gli occhi, ma una cosa non gliela si può certo dire: che amino la burocrazia.

PiX ha detto...

Non sono certo al di avere capito al 100%. Ma non sono mai stato un tipo sveglio e, d'altronde, è tutto il giorno che scrivo… Forse gli occhi non amano la burocrazia (e, ripeto, non sono nelle condizioni di capire totalmente questo "motto") ma, con un minimo di conoscenza del linguaggio del corpo, si capisce che gambe e braccia esercitano involontariamente nei loro confronti l'azione della guardia di finanza contro un evasore fiscale.

FeFe ha detto...

Daje Pixel!!! E' bellissima! Mitico! :)

PiX ha detto...

'A bello! Che piacere mi fa vedere che sei passato di qui!
Tra poco posto quella che l'ha preceduta... Grazie!

ElfoMiope ha detto...

come restituire profondità a dei semplici gesti che in realtà semplici non sono.


WUHUUU!

PiX ha detto...

una bella perifrasi per riassumere una definizione molto più semplice: opinioni di un pirla.
Grazie piccola :-)