domenica 26 settembre 2010

Poesie sparse...17 - A M V -



N.B. Questi poveri versi non sono l'ispirazione di una sera, bensì il frutto di quasi due anni di lavoro. Non mi succede spesso per le poesie, ma per ottenere qualcosa che mi piacesse, in questo caso ho dovuto limare, cancellare e ripescare parole su parole per la bellezza di due anni.
Pochi versi, dunque, per omaggiare un campione quale il "nostro" super Mirko Vucinic.


Da quando esiste, il popolo di Roma
sceglie i suoi miti e uccide i propri dei.
La scala del successo ha due gradini:
si è un povero garzone oppure un re.
In bilico tra questi è un solo uomo
la punta di diamante dimezzata
che inizia a luccicare solamente
nella metà del reo secondo tempo.
Pietra da lavorare grezza e rozza
e artista di sè stesso pseudoellenico
stella del levantino, MIrko Vucinic

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