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giovedì 20 maggio 2010

Era destino... Una Coppola calata sull'innocenza

Si dice "i casi della vita"...


Erano giorni di ottobre 2008: le radio non facevano che passare da mesi i singoli di lancio del nuovo album di Cesare Cremonini. Io avevo visto il video di Dicono di me sul tubo, e mi aveva fatto ridere. Nei bar, a scuola, alla radio accesa mentre ero a cagare o negli intermezzi tra le partite (in testa, insomma) non facevano che passare Le sei e ventisei.
Decisi di scaricare il brano da emule, come se il semplice download di un pezzo possa bastare a fartelo sparire dalla memoria. La cosa bella è che quando andai a cliccare sulla canzone la musica che ne uscì fuori non era quella che pensavo: come molti altri fortunati della rete ero incappato per caso in una composizione di 4tu, artista di cui mi innamorai immediatamente. La canzone in questione si chiama "E' l'una e fuori piove", ma all'epoca non potevo saperlo. Andai quindi a spulciare tra siti e blog cercando di sapere perlomeno chi fosse l'autore di quella meravigliosa armonia di note e versi: come parole chiavi inserii "tutto resta uguale" che era un po' il ritornello del pezzo. Il primo risultato utile che google mi sponsorizzò fu (appunto) "Tutto resta Uguale" di tale Fabrizio Coppola. Fiondato su youtube, dunque, ho cercato altri brani di quello che, ne ero certo, sarebbe diventata a breve la mia nuova fissa. Il primo link che trovo mi da una canzone dal titolo intrigante: "Cerco ancora Te". Me ne sono innamorato immediatamente, come mi ero innamorato di "E' l'una fuori piove", senonchè... la voce non era la stessa, e di conseguenza io stavo ascoltando un altro ancora. Troppo mi ero allontanato ormai da quelle tristine Sei e ventisei di partenza.
Coppola ha impresso da subito un nuovo ritmo nella mia percezione delle cose, della musica, e delle problematiche sociali: visto che emule offriva poco suo, comprai su Itunes tutto il suo disco Una vita nuova, rinunciando temporaneamente al primo lavoro, La superficie delle cose.
E poi... beh, i casi sono veramente tanti: in quei giorni l'Italia assisteva a episodi di razzismo veramente fuori dall'immaginazione: a Milano veniva ucciso Abdul Salam Guibre, detto Abba. Un cittadino italiano di origine straniera. Ucciso a bastonate. Colpevole di aver rubato un pacco di biscotti.
E qui, tra Roma e Guidonia non ce la passavamo meglio... Le violenze e i soprusi contro i romeni sopratutti, un clima di crescente xenofobia e paura, i soliti avvoltoi che speculavano in tv sulle nostre piccolezze... Era nei dì di Natale: uscì l'EP "La stupidità". In freedownload, per l'importanza della causa.

"Ho scritto “La stupidità” di getto, una domenica pomeriggio poco prima di Natale. Nel giro di mezz’ora era tutta lì, con il testo e la musica come potete sentirli. Era già da un po’ che volevo scrivere un brano del genere, una specie di blues urbano contemporaneo ma non trovavo le parole giuste.
Poi le parole sono arrivate, tutte insieme, come accade solo raramente. E sono il frutto dell’amarezza, del dolore e della rabbia per quello che sta succedendo nel nostro paese da un anno a questa parte.
Due episodi su tutti mi hanno particolarmente colpito: l’omicidio di Abba e il pestaggio di Emmanuel Bonsu. Il primo ad opera di due privati cittadini, il secondo perpetrato da agenti della Polizia Municipale di Parma. E, oltre a questi episodi specifici, il generale clima di intolleranza, di paura e di razzismo generato da una larga parte dei media." (http://fabriziocoppola.wordpress.com/2009/04/18/due-parole-sul-nuovo-singolo/)


Coppola mi ha cambiato. Anche perchè, leggendo tra siti e blog si musica alternativa, spesso parlando di lui aleggiava anche il nome del Boss... e se senti parlare di Bruce Springsteen, prima o poi lo senti anche suonare, e allora... il danno è fatto! Hai creato un Boss-dipendente.

... E siamo partiti da qualche amico di troppo che ti rincoglioniva con Cremonini...


Curiosità finali: Coppola mi ha condizionato moltissimo anche dal punto di vista poetico. Più volte mi sono capitati dei "blocchi" dello scrittore, risolti grazie a una sua canzone ascoltata al momento giusto. La prima parte della mia ultima raccoltina (Come il cielo quando curva) è intitolata "La città che muore" proprio in onore di uno dei suoi brani più noti. E se vi volete divertire a spulciare tra le cazzate che scrivo io (dopo essere diventati, naturalmente, fan accaniti di questo alternativo milanese) troverete senza dubbio qualche cosa in cui si respira anche la sua musica e la sua poetica...

martedì 11 maggio 2010

Se chiudi gli occhi poi.... Nuvole di Cenere

Allora...

Tante sarebbero le cose da dire, forse troppe; Più ancora sarebbero state le cose da scrivere in questi giorni, certamente in sovrannumero.

Avrei voluto scrivere qualcosa sugli ultimi scandalosi arbitraggi o sulla morte del calcio italiano targata lazio - inter e datata 2 maggio 2010.
Avrei voluto scrivere qualcosa sulla medianità e su certi curiosi episodi capitati molto recentemente... Ma non l'ho fatto.

E poi capita. Capita che una mattina che puoi svegliarti tranquillamente senza dover pensare a un cazzo a parte le due interrogazioni del giorno successivo e al nuovo cd del Liga, ti metti al pc e youtube ti ricorda che un tuo "amico" cantautore ha caricato una nuova canzone. E allore ci clicchi sopra, la stai a sentire e hai una strana sensazione: vorresti spaccare tutto, metterti a gridare... poi arrivano 4 sigarette e una mezza birra (dopo il caffèlatte) a far tornare la situazione in pace con se stessa. Ma qualcosa di diverso resta, è passato, e sai che c'è un'emozione vissuta su cui, comunque, non puoi più scrivere sopra.



La sera è il momento bastardo della giornata perché, complici i rumori del paese che si attenuano e una luce tenua filtrata dal tramonto, incominci a pensare. E pensi a quello che non hai più, quello che non è più tuo e non importa se era poco o tanto... Sai solo che ti manca e istintivamente alzi gli occhi al cielo perché sai che è il suo stesso cielo. Quello non cambia e mai lo farà. E le domande crescono, ma le risposte le puoi solo immaginare...
La puoi chiamare nostalgia o malinconia ma per me è solamente un po di vita che ogni sera un sole stanco ti fa rivivere per dopo portarsela via silenziosamente.
- 4tu -

giovedì 28 gennaio 2010

20 giorni dopo...



p.s parla dei ricordi che ognuno ha della propria vita...non sempre li teniamo ben visibili perchè non tutti fanno bene..anzi, spesso sono un pugno nello stomaco..ma ci sono dei momenti in cui molli tutto e vai lì..perchè sai che lì hai messo tutte quelle cose che dicevi di non voler vedere più..nascoste bene...e trovi una lettera...mai spedita..non la apri, tanto sai bene cosa c'è scritto dentro...anche se è passato un bel po' di tempo..e poi..prima o poi la spedirai forse, non è quello che ti ripeti da tempo ormai?....anche se sai che è una promessa da marinaio...sapete qual'è il problema?..riuscire a distinguere l'essere felici dal convincerci di esserlo.....perchè spesso è più facile spiarla la felicità da fuori.....più facile immaginare come sarebbe che avere le palle di cercare di viverla!



"chissà se mai in quel porto mi ritroverai..confuso tra la gente, mi riconoscerai?" P.S

Chiuso nel buio di una soffitta tra vecchi giornali e aerei di carta e kg di polvere a coprire i ricordi di quaderni chiusi e poi mai riaperti
Cè scritto da grande non farò il calciatore, ne lastronauta ma solo il sognatore E sotto il disegno della rossa chitarra la mia prima canzone forse un po acerba
E rivedo gli occhi di quella ragazza Risento il profumo si dellultima volta E i sensi di colpa messi a dormire
Sarà per sempre dillo fino al mattino
Tra frasi sconnesse, progetti importanti promesse che allalba sono stelle filanti.. destate gli amori sono come aquiloni che perdono il filo senza saper volare
Ma oggi si cambia oggi rivoluzioneo forse domani che magari cè il sole e penso che infondo non saremo eroi ma lo senti il vento fischia solo per noi.
E rivedo gli occhi di quella ragazza Risento il profumo si dellultima volta Quando di notte non riuscivi a dormire
E la mia voce accompagnava le ore..
E rivedo gli occhi di quella ragazza in una lettera poi mai spedita E quellinchiostro blu no non scompare..
p.s. ricordi per te ero lamore....
E rivedo gli occhi di quella ragazza
risento il profumo si dellultima volta
Dio se eri bella anche mentre piangevi
e fiera sfidavi il mondo a farti cadere
E rivedo gli occhi di quella ragazza in una lettera poi mai spedita E quellinchiostro blu no non scompare.. p.s. ricordi per te ero l'amore


domenica 3 gennaio 2010

Buon anno (magari non troppo..)

'Gente!
Grazie al Cielo questo capodanno sono stato fuori, alchè non ho potuto farvi gli auguri come avrei voluto... Rimedio perciò con questa simpatica canzoncina che il buon 4tu ha avuto la premura di farmi ascoltare!
Auguri dunque, e alcuni ringraziamenti speciali:
1) a 4tu per il bellissimo pezzo subito segnalato su youtube
2) ai due fattoni che con me hanno vinto a pictionary (cosa sarebbero state quelle tre sere senza di voi?)
3) a froio per la miglior canzone di fine anno ("Dio no, dio no, dio no...! IO NON TI CREDERO'!!!) degli ultimi anni

- incredibile cosa possono fare due cazzoni come noi ubriachi -

4) al buon berardo, che sopporta tutte le mie seghe mentali

5) ... e sopratutto ad Alessandro per averci regalato questo capodanno indimenticabile!


P.S.: L'anno è finito bene, per quanto riguarda Saintlamb... con un commento dopo diversi mesi di ignavia da parte di voi lettori! Perchè questo non lo cominciamo ancora meglio??! Per esempio potete anche scrivere che la canzone vi fa cagare... tanto mica l'ho scritta io....